
L’acqua scorreva,
mentre il turbinio
di foglie vissute
accarezzava
armoniosamente il terreno.
L’ombra del mio corpo
annichiliva
al cospetto della tua Luce.
Sospesi nel tempo
ci abbandonammo all’armonia.
Andrea Barani

Il più profondo dei viaggi è quello che conduce alla conoscenza di se stessi. Andrea Barani
L’acqua scorreva,
mentre il turbinio
di foglie vissute
accarezzava
armoniosamente il terreno.
L’ombra del mio corpo
annichiliva
al cospetto della tua Luce.
Sospesi nel tempo
ci abbandonammo all’armonia.
Andrea Barani
Mi ritrovo
tra le parole dell’autunno,
nel suo dolce declino
traspare tutta l’enfasi
di un amore unico
che il clamore dell’estate
aveva costretto a tacere.
Mi sento bene
tra i suoi proficui silenzi
dove pure i miei si specchiano,
ed insieme cerchiamo
quel che resta
di ogni piccola speranza
ridipinta da un cielo che muta.
E quanta grazia
traspare dalla luce d’autunno,
nell’aura che divinamente
ridisegna ogni sembianza
ritrovo parte di me,
lì dove inizio e fine
perdono ogni confine
e divengono dimora dell’anima.
Monia Pin
Era magnifico quel tempo, com’era bello,
quando eravamo collegati, perfettamente,
al luogo e alle persone che avevamo scelto,
prima di nascere.
Il tuo cuore è come una pietra coperta di muschio,
niente la corrompe.
Il tuo corpo è colonna di fuoco affinché
arda, e faccia ardere.
Le mie braccia si arrendono facilmente
le tue ossa non sentono dolore.
I minerali di cui siamo composti,
tornano, ritornano all’acqua.
Un suono di campane
lontano, irresistibile, il richiamo
che invita alla preghiera del tramonto.
Gentile è lo specchio, guardo e vedo
che la mia anima ha un volto.
Ti saluto divinità della mia terra
il richiamo mi invita.
.
Il tuo cuore è come una pietra coperta di muschio,
niente la corrompe.
Il tuo corpo è colonna di fuoco affinché
arda, e faccia ardere.
Un suono di campane
lontano, irresistibile, il richiamo
che invita alla preghiera del tramonto.
Un suono di campane
lontano, irresistibile, il richiamo
che invita alla preghiera del tramonto.
Franco Battiato
A volte il guerriero della luce ha l’impressione di vivere due vite nello stesso tempo. ‘C’è un ponte che collega quello che faccio con ciò che mi piacerebbe fare’, pensa. A poco a poco, i suoi sogni cominciano a impadronirsi della vita di tutti i giorni, finché egli avverte di essere pronto per ciò che ha sempre desiderato. Allora basta un pizzico di audacia, e le due vite si trasformano in una.
(tratto da “Manuale del guerriero della luce” – Paulo Coelho)
La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Felice è dunque chi è capace di amare molto. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è il desiderio divenuto saggezza; l’amore non vuole possedere; vuole soltanto amare.
Hermann Hesse
Quando un operatore lavora col suono va a creare un campo d’energia armonico ed equilibrato che entra in risonanza col cliente.
Il suono è energia vibrante, è olografico, è medicina. La cosa più importante è la nostra intenzione; l’energia segue il pensiero. Il punto importante è trovare un suono che possa aprirci al flusso e all’energia vibrante del suono. Non è necessario essere invasivi, non spingere qualcosa perchè succeda, le cose devono avvenire in assenza di sforzo. Bisogna trovare un equilibrio tra il fare e il non fare.
I ⅔ del fluido contenuto nei tessuti del corpo aiuta a condurre il suono; le ossa con la loro struttura cristallina aiutano a condurre il suono; le onde sonore sono come un profondo massaggio sonoro a un livello atomico e molecolare.
La musica bypassa i filtri logici e analitici della mente e si connette direttamente con i sentimenti profondi nella memoria e nell’immaginazione. L’essere umano è come uno strumento musicale attraverso il quale la vita emozionale, mentale e spirituale viene espressa. Il corpo può essere visto come manifestazione degli stati vibrazionali. Per noi operatori importante è trovare il punto di accesso del cliente per far partire il processo di salute e la possibilità di autoguarigione.
Altro elemento fondamentale è l’intenzione: se focalizziamo e visualizziamo ciò su cui vogliamo lavorare, il trattamento risulterà migliore ed efficace.
Il suono ha un enorme potere in grado di modificare il nostro stato di salute, il nostro umore ed anche indurre delle esperienze spirituali. Tutto questo è stato dimenticato nella nostra cultura moderna, ma basta guardare indietro per scoprire il ruolo che ha avuto la musica nella nostra evoluzione. Gli effetti vanno da un profondo stato di benessere allo scioglimento di blocchi energetici o psicologici, dalla liberazione di somatizzazioni anche profonde all’allineamento delle frequenze cellulari del nostro corpo.
Joshua Leeds, autore de “Il Potere del Suono” afferma “Che tu lo senta o meno, ogni cosa ha un suono, una sua propria vibrazione”. La scienza ha infatti scoperto che tutta la materia è fatta di particelle che vibrano tutto il tempo, dall’atomo all’elica di DNA, tutto sembra avere a che fare con il suono.
Lo stesso Vangelo di San Giovanni inizia dicendo “In principio era il Verbo”, e nella religione induista viene detto che il mondo ha origine dalla vibrazione primordiale dell’OM.
Pitagora, famoso per l’omonimo teorema, era un maestro esoterico di cui si sa pochissimo, tranne che aveva studiato a fondo la musica e trovato il nesso con la geometria e la struttura della realtà: ogni cosa nella realtà risponde a dei principi armonici che possiamo riprodurre con la musica e quindi ri-connetterci tramite essa con il principio innescando guarigioni e rivelazioni profonde.
Lo stesso maestro spirituale del secolo scorso, Georges I. Gurdjieff affermava che la legge dell’ottava musicale poteva spiegare la struttura del cosmo e anche l’andamento delle azioni umane. Nelle sue lezioni infatti la musica ha un ruolo centrale nell’indurre un cambiamento di coscienza nei partecipanti.
Gurdjieff non si riferisce alla musica che viene ascoltata comunemente oggi, che oltre a non avere un effetto curativo, è altamente disarmonica e distruttiva. Egli definisce “musica oggettiva” quell’insieme di armonie e melodie che rispettano i principi armonici universali tramandati segretamente da ogni scuola iniziatica di ogni tempo, prima fra tutte quella pitagorica che ha origine dalla scienza egizia.
Si dice che i monaci tibetani avessero usato la voce per spostare i massi per costruire i loro monasteri, che le mura di Gerico fossero state abbattute con la musica, e possiamo trovare tanti aneddoti nella storia di ogni cultura che parlano dei poteri misteriosi del suono.
Oggi possiamo trovare numerose testimonianze di guarigione da malattie più o meno gravi, dal cancro fino a dolori articolari, dai disturbi della personalità allo stress, la musica “curativa” sembra essere ritornata alla luce.
Edgar Cayce, famoso sensitivo americano, e Rudolf Steiner, famoso genio tedesco, hanno affermato entrambi che i “toni puri” sono in grado di innescare la guarigione fisica e mentale e previdero che sarebbero stati usati nuovamente nel XXI secolo.
Jonathan Goldman, sound healer (guaritore col suono) di fama internazionale, nei suoi incontri sparsi per il mondo ha testimoniato le più incredibili guarigioni avvenute senza alcuna spiegazione per la scienza medica moderna, come ad esempio il riallineamento della spina dorsale che costringeva una donna alla sedia a rotelle. Goldman usa i suoni armonici, ovvero da un tono puro emesso con la voce si riesce ad innescare tutta una serie di armoniche superiori dall’elevato potere curativo, usate anche dai monaci tibetani, sciamani nativi americani, pastori mongoli e sardi.
Gregg Braden, ricercatore che viaggia per il mondo ricercando le spiegazioni scientifiche alla base del potere delle antiche culture, in una sua conferenza avvenuta in Italia qualche anno fa ha mostrato un video di come un tumore alla vescica sia scomparso in 3 minuti in diretta mentre alcuni terapeuti emettevano dei suoni attorno al paziente il cui cancro era monitorato in tempo reale da uno scanner.
Oggi sono disponibili diversi strumenti che permettono di curare con il suono accordati su “toni puri”, come ad esempio il diapason, le campane tibetane, il gong e molti altri meno conosciuti. Anche strumenti diffusi come il didjeridoo, il pianoforte, l’arpa possono essere usati a scopo terapeutico. Non bisogna dimenticare che la voce è lo strumento musicale più potente che ci sia ed è quindi importante allenarla ed esplorarla in un proprio percorso di crescita personale.
© Ilaria Berzovini
“Se si vuole scoprire il segreto dell’Universo
si deve iniziare a pensare in termini
di energia, frequenza e vibrazione”
Nikola Tesla
Ho congiunto le mani
e mi sono abbandonata a Te.
La Tua Parola si palesa nel silenzio,
la Tua presenza
si manifesta nella luce,
e la mia preghiera è speranza
che travalica ogni paura.
Monia Pin
La felicità è una zona che ho sfiorato qualche volta. A volte entri in risonanza con l’universo naturale, e senti per miracolo che l’aldilà, l’infinito, è proprio a un passo da te. Ma non è così frequente. Più spesso mi sento rilassato. Non ho detto sereno, quello è diverso, presuppone sempre una relazione tra il fuori e il dentro. La serenità è il traguardo dopo un conflitto, una tensione. E io non amo il conflitto e soprattutto non amo il confronto rissoso e giudicante con la gente, con l’esterno invadente e distruttivo. Quando dico esterno dico televisione, ad esempio, cioè l’universo principe della volgarità e dell’idiozia, e dico corruzione, mancanza di legalità, di senso civico. Invece il rilassamento lo raggiungi e lo conservi da solo. E’ un privilegio ma è anche disciplina interiore, sobrietà di pensieri e di gesti. Rilassamento è pace, immobilità del sentimento, consapevolezza massima, fermezza. Non sarà un caso che quando penso a un passaggio della mia reincarnazione penso a un albero, immobile e giusto, solido. Scherzo. Mi piacerebbe semmai reincarnarmi in un uomo più saggio e più giusto, più evoluto.
Franco Battiato
Sei ancora quello della pietra e della fionda;
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
-t’ho visto- dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
quando il fratello disse all’altro fratello:
“;Andiamo ai campi!”. E quell’eco fredda, tenace
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Salvatore Quasimodo